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In Italia sono 620 mila le aree a rischio frana

Articolo di Silvana Logozzo, pubblicato il 24 novembre 2019 dall'agenzia giornalistica ANSA, nel quale viene riportata un'intervista a Fausto Guzzetti, direttore dell'IRPI CNR, in relazione alle aree a rischio frana in Italia.

In Italia ci sono 620 mila aree a rischio frana. A causa di questi eventi ogni anno una media di dieci persone perde la vita, dicono i dati Ispra, Arpa e Cnr.

"In realtà il numero di zone a rischio è più ampio, poiché' il territorio, il paesaggio italiano sono letteralmente stati scolpiti e sono così come li vediamo oggi proprio per via di questi fenomeni continui e diffusi", spiega il direttore dell'Istituto di ricerca per la protezione idrogeologica del Consiglio Nazionale delle Ricerche (Cnr) Fausto Guzzetti. "La frana che ha provocato il crollo di una porzione di viadotto lungo l'autostrada A6 Torino-Savona, è effettivamente molto piccola. Ma proprio questo ci dice quanto è fragile l'Italia e come possa essere colpita gravemente nelle sue infrastrutture anche da un fenomeno non di grandi dimensioni. Le frane di piccole dimensioni sono difficili da prevedere, l'unica cosa da fare è il monitoraggio e la manutenzione di lungo periodo di ponti, viadotti, strade, strutture". "Le frane grandi danno dei precursori - continua - mentre quelle minori sono difficili da individuare. Spesso, quando non provocano danni, se ne accorgono solo le persone che abitano nella zona dove si verificano. Quello che è successo sull'A6 Torino-Savona fa parte di quei fenomeni praticamente inevitabili, vista anche la condizione meteorologica in cui si è venuta a trovare l'Italia nell'ultimo mese. Non solo: mentre per i terremoti e la piena dei fiumi è stata sviluppata una tecnologia che fornisce informazioni di previsione, per le frane il discorso è più complesso". E conclude: "Quando si costruiscono delle infrastrutture, si scende a compromessi con il paesaggio. Si fanno delle analisi costi-benefici, gli ingegneri sanno come vanno convogliate le acque e progettano secondo questi criteri con reti che le portano nel posto giusto. Ma in Italia il problema è vecchio come il cucco, e una frana come quella di oggi, se non aveva dato avvisaglie, era imprevedibile". (ANSA).

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published on 2019/11/25 09:02:00 GMT+1 last modified 2019-11-25T09:03:27+01:00