MORFEO I, of the Italian Space Agency (ASI)
Progetto preliminare del prodotto applicativo "Protezione Civile dalla frane" - MORFEO - dell'Agenzia Spaziale Italiana. I fenomeni franosi contribuiscono alla normale evoluzione del paesaggio italiano. Tali fenomeni diventano un problema - ossia pongono un rischio - quando interagiscono con la sfera delle attività e degli interessi umani. A causa dell'assetto geologico e geofisico, e delle condizioni climatiche e meteorologiche, ciò avviene con gran frequenza in Italia. Nel periodo tra il 1900 ed il 2002, in Italia si sono verificati oltre 30.000 eventi di frana che hanno prodotto un totale di oltre 169.000 fra vittime, dispersi o feriti. A tal proposito, l'Agenzia Spaziale Italiana (ASI) ha richiesto alla comunità industriale e scientifica nazionale un progetto preliminare per la definizione di un sistema di protezione civile dalle frane che si inserisca nel contesto del sistema nazionale di protezione civile. Il progetto Preliminare MORFEO, MOnitoraggio e Rischio da Frana mediante dati EO, in risposta alla richiesta di offerta avanzata da ASI, ha definito e disegnato un sistema nazionale di protezione civile dalle frane che sia realisticamente realizzabile allo stadio prototipale in tempi sufficientemente contenuti (3 anni), che soddisfi la maggior parte delle esigenze della variegata comunità di utenti interessati alle problematiche connesse al dissesto idrogeologico, e che sfrutti al meglio le conoscenze, le tecnologie, ed i prodotti EO disponibili o che lo diverranno a breve. Il progetto si basa sulla sistematica integrazione di dati EO e non-EO. L’integrazione coinvolge le tecniche di misura e di monitoraggio in situ, le indagini di campagna dirette ed indirette, i dati acquisiti da piattaforme remote (satellitari, aeree o terrestri), ed i modelli predittivi della distribuzione e del comportamento delle frane a scala locale e regionale. La proposta ha l’ambizione di essere pragmatica, basandosi in buona parte su quanto è già stato sperimentato nell'utilizzo e nell'integrazione di tecniche e prodotti EO per il riconoscimento, la mappatura, ed il monitoraggio dei movimenti franosi. Tali attività non sono intese come esclusivamente conoscitive, ma come strumenti a supporto della definizione della pericolosità da frana ed alla mitigazione del rischio ad essa connesso.
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MORFEO I, of the Italian Space Agency (ASI)
Progetto preliminare del prodotto applicativo "Protezione Civile dalla frane" - MORFEO - dell'Agenzia Spaziale Italiana. I fenomeni franosi contribuiscono alla normale evoluzione del paesaggio italiano. Tali fenomeni diventano un problema - ossia pongono un rischio - quando interagiscono con la sfera delle attività e degli interessi umani. A causa dell'assetto geologico e geofisico, e delle condizioni climatiche e meteorologiche, ciò avviene con gran frequenza in Italia. Nel periodo tra il 1900 ed il 2002, in Italia si sono verificati oltre 30.000 eventi di frana che hanno prodotto un totale di oltre 169.000 fra vittime, dispersi o feriti. A tal proposito, l'Agenzia Spaziale Italiana (ASI) ha richiesto alla comunità industriale e scientifica nazionale un progetto preliminare per la definizione di un sistema di protezione civile dalle frane che si inserisca nel contesto del sistema nazionale di protezione civile. Il progetto Preliminare MORFEO, MOnitoraggio e Rischio da Frana mediante dati EO, in risposta alla richiesta di offerta avanzata da ASI, ha definito e disegnato un sistema nazionale di protezione civile dalle frane che sia realisticamente realizzabile allo stadio prototipale in tempi sufficientemente contenuti (3 anni), che soddisfi la maggior parte delle esigenze della variegata comunità di utenti interessati alle problematiche connesse al dissesto idrogeologico, e che sfrutti al meglio le conoscenze, le tecnologie, ed i prodotti EO disponibili o che lo diverranno a breve. Il progetto si basa sulla sistematica integrazione di dati EO e non-EO. L’integrazione coinvolge le tecniche di misura e di monitoraggio in situ, le indagini di campagna dirette ed indirette, i dati acquisiti da piattaforme remote (satellitari, aeree o terrestri), ed i modelli predittivi della distribuzione e del comportamento delle frane a scala locale e regionale. La proposta ha l’ambizione di essere pragmatica, basandosi in buona parte su quanto è già stato sperimentato nell'utilizzo e nell'integrazione di tecniche e prodotti EO per il riconoscimento, la mappatura, ed il monitoraggio dei movimenti franosi. Tali attività non sono intese come esclusivamente conoscitive, ma come strumenti a supporto della definizione della pericolosità da frana ed alla mitigazione del rischio ad essa connesso.
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